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Innovazione nel campo dei trapianti: una ricerca italiana fa luce sui meccanismi alla base del rigetto nell’allotrapianto epatico

La Fondazione Italiana Fegato Onlus, in collaborazione con il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park, pubblica uno studio sperimentale sulla rivista Annals of Hepatology

Un passo avanti significativo per la medicina
dei trapianti arriva da uno studio pubblicato su “Annals
of Hepatology”
da un team di ricercatori
italiani, facendo luce sui meccanismi molecolari che influenzano il successo
degli allotrapianti epatici
. L’articolo, frutto della
collaborazione tra la Fondazione Italiana Fegato Onlus,
il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli
Centrale
and Area Science Park con il
Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, presenta un’analisi dettagliata
dell’impatto genomico ed epigenomico sul fegato trapiantato.

L’allotrapianto – il trapianto di
organi o tessuti tra due individui della stessa specie – comporta
rischi di rigetto
dovuti al riconoscimento del tessuto
trapiantato come estraneo da parte del sistema immunitario del ricevente. Lo
studio si concentra su come le variazioni a livello genomico ed epigenomico –
quest’ultimo un campo che esamina le modifiche nell’espressione genica che non
coinvolgono cambiamenti nella sequenza del DNA – possano influenzare la
risposta del ricevente e l’esito del trapianto.

I risultati dello studio offrono una nuova
comprensione di come i cambiamenti trascrittomici
, ovvero le
variazioni nella trascrizione del DNA in RNA messaggero, possano
contribuire al danno iniziale del fegato trapiantato
, alla
ricomparsa della malattia cronica o al rigetto dell’organo. Questa ricerca apre
nuove prospettive per la prevenzione di queste complicazioni, migliorando così
le probabilità di successo degli allotrapianti epatici e la qualità della vita
dei pazienti.

“Il progetto – afferma Pablo
Giraudi
della Fondazione Italiana Fegato – ha previsto al
momento dell’intervento chirurgico la raccolta di biopsie epatiche e campioni
di sangue dai pazienti trapiantati a causa di diverse malattie croniche
epatiche (tra le quali: cirrosi epatiche dovute a infezione virali tipo
l’epatite C e B, cirrosi alcolica, cirrosi associata alla steatoepatite non
alcolica, cirrosi criptogeniche) e l’utilizzo del DNA e RNA ottenuto dalle
rispettive biopsie. Le analisi con apposite piattaforme bioinformatiche
consentono di avere informazione sull’espressione di geni utili in una terapia
personalizzata e biomarcatori diagnostici/prognostici”.

“Questo progetto – spiega Danilo
Licastro
, responsabile Laboratorio di Genomica ed Epigenomica
di Area Science Park – ha consentito di applicare le nostre conoscenze di
ricerca in maniera integrata ed organica. Il nostro laboratorio ha prodotto e
analizzato le informazioni relative alle sequenze di RNA e allo stato di
metilazione del DNA di tutti i campioni forniti dai nostri partner. Il
risultato di questo progetto scientifico è stato possibile solo in virtu’ della
forte collaborazione tra le due strutture di ricerca e costituisce un passaggio
fondamentale per una proiezione dalla ricerca verso un ambito applicativo
clinico-diagnostico su vasta scala. Siamo fiduciosi che i risultati di questa
sperimentazione costituiscano il punto di partenza di ulteriori studi che
coinvolgeranno anche altre istituti internazionali”.

“Si tratta di uno studio sperimentale
pionieristico – sottolinea il Direttore scientifico della FIF, Claudio
Tiribelli
– che, generando big data, consentirà la creazione di
banche dati, utili ad avviare collaborazioni nel digital health basate su
modelli di intelligenza artificiale verso una medicina più personalizzata come,
ad esempio, l’uso di immunosoppressori più adatti al paziente in modo da
evitare il rigetto dell’organo trapiantato. È anche la conferma che
l’interazione tra realtà scientifiche e cliniche permette il raggiungimento di
risultati di grande livello”.

“La scelta di Area Science Park di potenziare
l’investimento in laboratori e tecnologie all’avanguardia va ad accrescere le
competenze interne nel settore delle Scienze della vita e rafforza le
collaborazioni con le istituzioni di ricerca su grandi progettualità di comune
interesse ad elevato impatto sociale” ha dichiarato la Presidente di Area
Science Park Caterina Petrillo.

“Il raggiungimento degli obiettivi fissati –
afferma il Presidente della FIF Decio Ripandelli – porterà alla
continuazione delle importanti relazioni tra i diversi enti coinvolti, per la
definizione di nuove linee di ricerca nazionali e internazionali e per la
formazione di risorse umane altamente specializzate, con conseguente aumento
delle collaborazioni locali ed estere”.

DETTAGLI DELLA PUBBLICAZIONE:
Pablo J. Giraudi, Allen A. Laraño, Simeone Dal Monego, Riccardo Pravisani, Deborah Bonazza, Gabriel Gondolesi, Claudio Tiribelli, Francisco Baralle, Umberto Baccarani, Danilo Licastro,
Genome-wide DNA methylation and transcriptomic analysis of liver tissues subjected to early ischemia/reperfusion injury upon human liver transplantation,
Annals of Hepatology, Volume 29, Issue 4, 2024,101506, ISSN 1665-2681,https://doi.org/10.1016/j.aohep.2024.101506.